Vivaci, mattinieri e dal canto melodioso, i cardellini si muovono in piccoli stormi, comunicando di continuo tra loro. I cardellini è un podcast quotidiano a cura dei membri della redazione di Lucy, che ogni settimana si avvicenderanno per raccontare quello che accade nel mondo della cultura, non solo in Italia. Ogni mattina, dal lunedì al venerdì, una nuova puntata.
Recensire tutto, con Matteo De Giuli
Una delle particolarità della rivista «The Believer» sono le recensioni: ogni tanto di libri e film, il più delle volte recensioni di oggetti comuni o persone sconosciute. Nell’estratto che leggiamo oggi, lo scritture Rick Moody recensisce e intervista una bambina di tre anni, Caitlyn.
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Elettronica e gelatini, con Matteo De Giuli
Rimaniamo a rovistare l’archivio della rivista letteraria «The Believer» e peschiamo un’intervista del 2004 ai Matmos, duo elettronico all’epoca in piena ascesa. Come spesso succedeva con i contenuti del «The Believer», le interviste erano inusuali: divaganti, bizzarre, ironiche, a rileggerle dopo vent’anni sembrano anticipare lo spirito dei podcast di oggi. Con i Matmos, per esempio, si parla di gelati e film porno.
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La verità vi prego sui duetti d’amore, con Matteo De Giuli
Dedichiamo questa settimana dei Cardellini alla lettura di alcuni articoli d’archivio della rivista «The Believer». Fondata ormai più di venti anni fa, è diventata presto oggetto di culto per il modo inusuale, ibrido e fuori le righe – per una rivista letteraria – di raccontare le cose. Iniziamo con un pezzo in cui la redazione di Believer ha chiesto a un terapista di coppia di analizzare alcune canzoni d’amore.
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Un giorno di pioggia con Gianni Rodari, con Giada Arena
Nel 1969 le pagine del «Corrierino Informazione», una pubblicazione rivolta ai bambini, ospitavano gli editoriali di alcuni dei nostri scrittori più validi. Tra di loro c’è Gianni Rodari, che oggi ci spiega col suo approccio inconfondibile come evitare la noia in un giorno di pioggia.
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La cultura di massa è morta? Con Giada Arena
Ne “La morte della cultura di massa” (Carocci) il sociologo Vanni Codeluppi indaga l’agonia del mainstream in un ecosistema culturale sempre più frammentato, in cui la postmodernità diventa ipermodernità e un’immagine digitale non supera i sette secondi di vita.
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Un esperimento finito molto male, con Giada Arena
È da poco scomparso Philip Zimbardo, una delle figure più influenti e controverse della psicologia sociale del Novecento. Il suo esperimento più noto è quello, violentissimo, della “prigione di Stanford”, con cui prima provò a dimostrare l’origine del male e poi perse la sua credibilità scientifica.
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