Mio padre mi ha regalato un posto di lavoro e ho accettato. Ma è la vita che volevo?
Forse no, eppure è stata una scusa per i miei fallimenti.
Combattere la violenza istituzionale, dentro e fuori dal carcere. Intervista a Valeria Verdolini
Una conversazione su carcere, violenza, pratiche collettive e utopie con l’autrice di Abolire l’impossibile (Add editore).
Anne Carson, la scrittrice del miracolo
Agile manuale per convertirsi al culto della grande scrittrice.
Hanno trovato la voce in prigione, oggi gli scrittori palestinesi Abu Srour e Bassem Khandaqji sono liberi
Abbiamo incontrato Abu Srour e Khandaqji, scrittori palestinesi liberati da poco dalle prigioni israeliane e ora in esilio.
Il coraggio di nitrire. Jonathan Swift e la ferocia del sorriso
Precursore della fantascienza, spietato critico delle società umane e di se stesso, Swift è uno dei più grandi scrittori di sempre, anche se non gli viene generalmente riconosciuto. Una nuova traduzione de “I viaggi di Gulliver” di Anna Nadotti, impreziosita dalle illustrazioni di Lorenzo Mattotti, rimedia a questa mancanza.
I giovani vanno poco a teatro. C’è chi ha un piano per portarceli.
Si tratta del progetto “Youth Club” di Cariplo e funziona così.
Camilleri ultimo degli epici
E studioso dei meccanismi di classici che ha saputo imitare.
PIACERI SCONOSCIUTI 19
René Leriche, medico francese piuttosto celebre a suo tempo – fu direttore nel 1924 della clinica chirurgica dell’Università di Strasburgo – diceva che la salute è il “silenzio degli organi”. È una definizione affascinante. Fino a quando lì dentro tutto tace, significa che stiamo bene. Quando qualcosa comincia ad andare storto, ecco invece che una […]
In anteprima
Ogni dono che riceviamo porta con sé una serie di interrogativi. Cosa significherà? Come dovremmo reagire? Ci aspettavamo di più?, di meno?, proprio niente? Lo stesso, a parti inverse, avviene quando a fare un dono siamo noi. Cosa vogliamo comunicare? Sarà gradito? Sarà abbastanza? Rispecchierà quello che proviamo, o almeno quello che dobbiamo dimostrare? Insomma, che la si viva da destinatari o da mittenti, alla consegna di un dono c’è sempre un istante in cui lasciamo entrare qualcosa di nuovo nella nostra vita, o spingiamo una parte di noi nella vita di un altro. Perché donare crea un legame, apre uno spazio e pretende – anche quando fingiamo di no – una risposta.
A dicembre, su Lucy, proveremo a indagare tutto questo. Racconteremo il dono come promessa e come consuetudine, come bella sorpresa e come delusione, come eredità e come salto nel vuoto. Lo cercheremo nei miti, nei gesti quotidiani, nelle dinamiche economiche, nei rapporti familiari, nella spiritualità. Nella gratitudine e nel debito. Nel desiderio di essere visti e nella paura di essere fraintesi.
Perché i doni ci definiscono: sono quello che offriamo, ma anche quello che accettiamo di prendere. E ci interrogano: cosa vogliamo di più? E cosa siamo disposti a lasciar andare?
Questo è il numero di dicembre di Lucy. Questo è Il dono.
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di Nicola Lagioia
Dove sono finiti gli intellettuali?
Dove sono finiti gli intellettuali? È una domanda che sembrano porsi in molti – e non da oggi. C’è chi lamenta la loro scomparsa dal discorso pubblico, la loro scarsa incisività o coraggio. Forse il problema non sono solo gli intellettuali (che ci sono), ma noi che li guardiamo con lo sguardo del passato, come se fossimo ancora nel Novecento. Che aspettative abbiamo nei loro confronti? E cosa stanno diventando in un panorama che è profondamente mutato? Di questo parla l’ultima puntata di “Fare un fuoco” dell’anno.
Una newsletter che racconta di vite che non sono la nostra: vite straordinarie, bizzarre o comunque interessanti.
Scritta dalla redazione di Lucy,
arriva una domenica sì e una no.
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Seeds from Kivu
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After Dawn
I palazzoni di una banlieue francese fanno da sfondo alle storie di Yves, Hamza e Déborah.