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24.06.2025
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23.06.2025
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28

Europa
anno zero

Giugno 2025

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Oggi l’Europa è spaesata, incerta, in crisi. È una crisi economica, demografica, ambientale, politica – con l’estrema destra che cresce elettoralmente quasi dappertutto e rapporti complicati con gli Stati Uniti. È una crisi anche morale: troppo poco è stato fatto per fermare il genocidio di Gaza e molto è ancora da fare per evitare l’annessione dell’Ucraina ad opera della Russia. 

 

Proprio quando dovrebbe costruire ponti, l’Europa chiude i confini. E sembra incapace di perseguire con decisione obiettivi comuni, vittima degli interessi particolari dei singoli stati membri. 

 

Ma forse è proprio nella crisi – intesa come capacità di mettersi in discussione, di interrogarsi sul proprio ruolo all’interno di un mondo che cambia – che l’Europa può ricostruirsi. Ritornare alla filosofia, alla razionalità, alla compassione. Includere, aprirsi. Perché oggi, gli unici che sembrano vedere davvero le potenzialità dell’Europa sono quelli che vorrebbero farne parte e a cui è negata – o resa difficile – questa possibilità. 

 

Proveremo questo mese a fare luce sull’Europa, su cosa significa essere europei e su cosa l’Europa dovrebbe fare per non soccombere; è un tema, questo, che ci riguarda tutti.

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Fare un fuoco | Nicola Lagioia

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Perché le storie accendono la nostra immaginazione.

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di Nicola Lagioia

13.06.2025

Uno spettacolare fallimento: come La Haçienda e la Factory Records hanno cambiato la musica

Negli anni Settanta, Manchester è una città grigia e opprimente: non c’è lavoro, non ci sono spazi di aggregazione. Per questo, il giornalista musicale Tony Wilson decide di colmare quel vuoto. Nascono la Factory Records, i Joy Division, poi il leggendario club Haçienda, gli Stone Roses, gli Happy Mondays: Manchester diventa la capitale mondiale della musica.
Ma la geniale utopia di Wilson è destinata a crollare a causa di dissennate scelte imprenditoriali. Dalle ceneri di quel fallimento, è nata una leggenda che dura ancora oggi.

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