Guardare il cibo è ormai importante quanto mangiarlo
Ne sono una prova i moderni cookbook, quasi dei cataloghi d’arte che anziché dirci come cucinare ci mostrano come vorremmo vivere.
Natale a Rebibbia con Gianni Alemanno
Da quando è detenuto, Alemanno è diventato paladino dei diritti dei carcerati. La sua battaglia è molto utile
Su quali basi la destra sta provando a intestarsi Pasolini?
Ad Atreju si è tentata un’appropriazione di PPP che ne ignora il marxismo, l’odio per il fascismo e la denuncia dell’omologazione.
Su “La lobby ebraica”: una replica
L’editore Ponte alle Grazie ci ha chiesto di replicare all’articolo di Bruno Montesano su “La lobby ebraica”. Di seguito pubblichiamo quindi la replica di Ferruccio Pinotti, l’autore del saggio e, in fondo, una controreplica di Montesano.
Libri del 2025 che sono piaciuti alla redazione di Lucy
Alcuni consigli letterari a cura della Redazione, tra loro diversissimi, dedicati a chi aspetta le feste per poter leggere un po’ di più.
Mio padre mi ha regalato un posto di lavoro e ho accettato. Ma è la vita che volevo?
Forse no, eppure è stata una scusa per i miei fallimenti.
Combattere la violenza istituzionale, dentro e fuori dal carcere. Intervista a Valeria Verdolini
Una conversazione su carcere, violenza, pratiche collettive e utopie con l’autrice di Abolire l’impossibile (Add editore).
Anne Carson, la scrittrice del miracolo
Agile manuale per convertirsi al culto della grande scrittrice.
Hanno trovato la voce in prigione, oggi gli scrittori palestinesi Abu Srour e Bassem Khandaqji sono liberi
Abbiamo incontrato Abu Srour e Khandaqji, scrittori palestinesi liberati da poco dalle prigioni israeliane e ora in esilio.
In anteprima
Ogni dono che riceviamo porta con sé una serie di interrogativi. Cosa significherà? Come dovremmo reagire? Ci aspettavamo di più?, di meno?, proprio niente? Lo stesso, a parti inverse, avviene quando a fare un dono siamo noi. Cosa vogliamo comunicare? Sarà gradito? Sarà abbastanza? Rispecchierà quello che proviamo, o almeno quello che dobbiamo dimostrare? Insomma, che la si viva da destinatari o da mittenti, alla consegna di un dono c’è sempre un istante in cui lasciamo entrare qualcosa di nuovo nella nostra vita, o spingiamo una parte di noi nella vita di un altro. Perché donare crea un legame, apre uno spazio e pretende – anche quando fingiamo di no – una risposta.
A dicembre, su Lucy, proveremo a indagare tutto questo. Racconteremo il dono come promessa e come consuetudine, come bella sorpresa e come delusione, come eredità e come salto nel vuoto. Lo cercheremo nei miti, nei gesti quotidiani, nelle dinamiche economiche, nei rapporti familiari, nella spiritualità. Nella gratitudine e nel debito. Nel desiderio di essere visti e nella paura di essere fraintesi.
Perché i doni ci definiscono: sono quello che offriamo, ma anche quello che accettiamo di prendere. E ci interrogano: cosa vogliamo di più? E cosa siamo disposti a lasciar andare?
Questo è il numero di dicembre di Lucy. Questo è Il dono.
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Camilleri ultimo degli epici
E studioso dei meccanismi di classici che ha saputo imitare.
La carne non si può spiegare. Conversazione con David Szalay
A partire da “Nella carne”, vincitore del Booker prize.
“La lobby ebraica” è una farsa antisemita. Come è possibile sia stata pubblicata?
Se il libro edito da Ponte alle Grazie è odioso, le ragioni che hanno portato a pubblicarlo meritano invece attenzione.
E se abolissimo la polizia?
Se ne parla molto e altrove sta già accadendo. Ma rendere questi esperimenti permanenti (anche da noi) è più difficile.
Babbo Natale è uno stronzo capitalista
Sotto le feste, chi ha meno risorse economiche si sente in colpa, soprattutto verso i bambini. È una delle beffe del capitalismo:…
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Perché quello che si sta compiendo a Gaza è un genocidio. Intervista a Omer Bartov
Fare palestra per non impazzire
Le recensioni letterarie in Italia stanno diventando inutili
L’ultima città
Fare un fuoco
Perché le storie accendono la nostra immaginazione.
Podcast
di Nicola Lagioia
Dove sono finiti gli intellettuali?
Dove sono finiti gli intellettuali? È una domanda che sembrano porsi in molti – e non da oggi. C’è chi lamenta la loro scomparsa dal discorso pubblico, la loro scarsa incisività o coraggio. Forse il problema non sono solo gli intellettuali (che ci sono), ma noi che li guardiamo con lo sguardo del passato, come se fossimo ancora nel Novecento. Che aspettative abbiamo nei loro confronti? E cosa stanno diventando in un panorama che è profondamente mutato? Di questo parla l’ultima puntata di “Fare un fuoco” dell’anno.
Una newsletter che racconta di vite che non sono la nostra: vite straordinarie, bizzarre o comunque interessanti.
Scritta dalla redazione di Lucy,
arriva una domenica sì e una no.
Video
Seeds from Kivu
Nella Repubblica Democratica del Congo, un gruppo di donne impara ad accettare i figli nati dagli stupri subiti dai guerriglieri.
La tecnologia ha cambiato l’italiano?
Dalle lettere alle mail, dai telefoni alle chat fino al recente arrivo dell’intelligenza artificiale la lingua italiana ha sempre …
After Dawn
I palazzoni di una banlieue francese fanno da sfondo alle storie di Yves, Hamza e Déborah.