Vivaci, mattinieri e dal canto melodioso, i cardellini si muovono in piccoli stormi, comunicando di continuo tra loro. I cardellini è un podcast quotidiano a cura dei membri della redazione di Lucy, che ogni settimana si avvicenderanno per raccontare quello che accade nel mondo della cultura, non solo in Italia. Ogni mattina, dal lunedì al venerdì, una nuova puntata.
Anna Maria Ortese, Alberto Moravia, Tommaso Pincio e la furia distruttrice di Roma, con Nicola Lagioia
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Grazie a Tommaso Pincio, riscopriamo l’ultimo incontro allucinato tra due grandi scrittori come Ortese e Moravia. Avvenne a Roma e, secondo Nicola Lagioia, apre uno squarcio luminoso e oscuro sulla città eterna, la capitale morente, e i suoi poteri di trasfigurazione.
È un buon momento per ascoltare le popstar, con Irene Graziosi
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Questa è l’estate delle popstar: tra Lana Del Rey e Taylor Swift in tour e “Brat” di Charlie XCX, ci si sta rendendo conto di una cosa che le fan di queste artiste avevano capito già da un po'. Le nuove popstar sono artiste, compongono, scrivono e arrangiano, e così facendo stanno portando a masse di ragazze, ragazzine e persone di tutto il mondo, aspetti dell'esperienza femminile che un tempo era difficile trovare nel pop.
Gommoni, bandane e mojito: le lunghe estati dei politici italiani, con Lorenzo Gramatica
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Le barche e i gommoni di D’Alema, l’abito di Aldo Moro, la bandana di Berlusconi, il mojito di Salvini: un racconto delle estati della politica italiana, tra polemiche, imbarazzi e governi balneari.
C’è un po’ di Calabria in Ernesto Sabato, con Matteo De Giuli
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Ernesto Sabato (1911 - 2011) è stato uno dei più grandi scrittori argentini e latinoamericani di sempre. Eppure, per quanto strano possa sembrare, una delle poche interviste a Sabato che si trovano in italiano è un articolo pubblicato nella rivista mensile di notizie e commenti del consiglio regionale calabro. Come mai?
QUESTA PUNTATA È STATA REGISTRATA DA UN’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, con Matteo De Giuli
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La vostra voce non è più solo vostra. Ormai, grazie a software sempre più affidabili, basta pochissimo per riuscire a ricreare alla perfezione il tono, la pronuncia e il parlato di una persona qualsiasi. Tanto che tra poco poco sarà impossibile distinguere il vero dal falso. Questo porta già a degli ovvi problemi etici. Ma anche a questioni più sottili – e non meno importanti – che riguardano la nostra identità. Che effetto ci farà sentirci imitati alla perfezione da una macchina? Matteo De Giuli ha voluto fare una prova.
Nonostante i nonluoghi, ovvero tre scrittori vs Marc Augé, con Emiliano Ceresi
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Secondo l’antropologo Marc Augé i nonluoghi sono quegli spazi che, destinati a essere attraversati, non generano relazioni o processi di identificazione. Per Augé sono nonluoghi i parchi divertimenti, gli aeroporti, i centri commerciali. La letteratura ha messo in crisi questa polarizzazione dimostrando come alcuni soggetti e certe comunità siano invece in grado di risemantizzare quegli spazi e di farli propri. Leggiamo alcune pagine da “Tristissimi giardini” di Vitaliano Trevisan; “La vita in tempo di pace” di Francesco Pecoraro; “L'unico viaggio che ho fatto. Storia di Gardaland e di quello che è successo dopo” di Emmanuela Carbé.