Vivaci, mattinieri e dal canto melodioso, i cardellini si muovono in piccoli stormi, comunicando di continuo tra loro. I cardellini è un podcast quotidiano a cura dei membri della redazione di Lucy, che ogni settimana si avvicenderanno per raccontare quello che accade nel mondo della cultura, non solo in Italia. Ogni mattina, dal lunedì al venerdì, una nuova puntata.
Togliti il mantello, creatura, con Nicola H. Cosentino
Un po’ di racconti che vale la pena rileggere in questo periodo, tra Halloween e il giorno dei morti. Il primo è “Il mantello”, di Dino Buzzati.
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L’ossessione fallica di Trump, con Lorenzo Gramatica
Nel suo ultimo comizio, Donald Trump ha magnificato per un quarto d’ora il pene di un ex golfista. La grandezza dei genitali, altrui e suoi, è sempre stata centrale nella sua storia politica.
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La Brexit ha penalizzato soprattutto i giovani britannici, con Lorenzo Gramatica
A più di quattro anni dall’uscita di UK dall’Unione Europea, i principali artefici di Brexit hanno abbandonato la politica o sono molto meno rilevanti. A farne le spese però sono soprattutto i giovani senza lavoro e tormentati da ansia e depressione.
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“Chi siamo, se non restiamo uniti?”: Odessa raccontata da I .J. Singer, con Lorenzo Gramatica
Di recente Odessa ha deciso di cancellare dalla sua toponomastica artisti, scrittori e generali russi o di lingua russa. Quando ci è stato nel 1926, I. J. Singer ha trovato una città più triste e meno gioiosa di un tempo, ma ancora desiderosa di mantenere la sua identità plurale.
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“L’Anticristo” di Joseph Roth: la rabbia e il riso contro gli idoli che si credono Dio, con Lorenzo Gramatica
Ripubblicato da Castelvecchi nella traduzione di Cristina Guarnieri, il libro di Roth è animato da visioni apocalittiche e dalla ricerca del sacro: vale la pena leggerlo per ricordarci di diffidare da chi ci fornisce risposte semplici.
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Paul Rudolph, emblema – nel bene e nel male – del brutalismo, con Lorenzo Gramatica
Un pezzo del «New York Times» dedicato all’architetto Paul Rudolph, icona del brutalismo americano, è l’occasione per riflettere sul senso dell’architettura, tra estetica e funzionalità.
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