
Illustrazione di Gaia Stella
Gaia Stella
Gaia Stella è illustratrice, autrice e grafica. Tra i suoi libri: Tadao Ando: C’est toi l’architecte (hélium, con Pinault Collection – Bourse de Commerce) e If I Were a Fungus, tradotto finora in sei paesi. Ha illustrato per The New Yorker, The New York Times, Vogue Bambini e The Boston Globe. Nel 2025 ha ricevuto la Gold Medal della Society of Illustrators di NY (Surface/Product Design).
(2025)
Ottobre 2025
Parola alla lingua
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il tema
Parola alla lingua
il tema
Parola alla lingua
il tema
È il parlare due lingue diverse con il proprio partner;
è il linguaggio con cui i neonati provano a dirci qualcosa;
sono i versi, a noi inconoscibili, con cui cani e gatti comunicano tra loro;
sono le parole che danno senso al modo in cui parliamo;
è la lingua a volte complicata dei grandi scrittori: ci parlerà ancora in futuro?
è l’evoluzione dell’italiano dal dopoguerra alle sue forme digitali;
è la lingua organo e agente di piacere di o di orrore;
è la lingua lunga di chi svela i pettegolezzi e gossip;
è la lingua nuova con cui un traduttore deve provare a mutare la percezione di un classico;
sono i linguaggi di internet, i meme per esempio, che anche la politica ha da tempo fatto propri.
Secondo Konrad Lorenz grazie al linguaggio “è sorta una comunanza, una comunanza del sapere e quindi del volere mai prima esistita”.
E lo stesso in fondo sostiene Lévinas secondo cui “Il linguaggio non si riferisce alla generalità dei concetti ma getta le basi di un possesso comune”.
Il numero di ottobre di Lucy è dedicato all’esplorazione dei linguaggi proprio perché è solo attraverso di essi che possiamo davvero conoscere i mondi a cui apparteniamo e quelli che creiamo.
Lo faremo a partire dall’uso che della lingua hanno fatto gli artisti, i modi in cui si è evoluta nel corso del tempo, i linguaggi di internet, quelli del sesso o della politica. Approfondiremo le grammatiche affettive e i dialetti, le parole che più ci appartengono e quelle che più ci influenzano: tutti gli umori di cui ci nutriamo, cioè, quando scegliamo di parlare o di scrivere.