Il (porno)divismo è ancora possibile? Una riflessione a partire da “Tutto deve brillare: vita e sogni di Moana Pozzi”, biografia della diva del porno recentemente pubblicata da Blackie Edizioni, e “L’opera d’arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica” di Walter Benjamin.

Oggi sarebbe stato il compleanno di Ian Curtis, cantante dei Joy Division scomparso nel 1980 a soli 23 anni. Nei suoi testi cupi e allucinati possiamo ritrovare le citazioni di alcune opere di William S. Burroughs e J. G. Ballard, autori di cui era un appassionato lettore. 

Tra le varie eccezionalità che circondano la vita della filosofa e mistica Simone Weil, una delle più dolci è che la sua biografia è stata scritta da una delle sue più care amiche, Simone Pétrement. In queste pagine meravigliose de “La vita di Simone Weil”, si racconta dell'incontro tra Weil e Simone de Beauvoir, filosofa e femminista ancora amatissima. Tra le due Simone non corre buon sangue, come ricorderà anche de Beauvoir nelle sue memorie, riprese qui da Pétrement, in un episodio che oggi apre uno squarcio su un periodo d’oro della Parigi intellettuale degli anni '20.

Tutti ricordiamo Dolly, la pecorella clonata nel 1996 la cui esistenza ha suscitato dubbi etici e dibattiti infiniti sulle possibili derive distopiche della clonazione. Al di là di tutto ciò, però, esiste un ambito in cui la clonazione prosegue senza generare chissà che scandali: negli Stati Uniti esiste un’azienda che clona animali da compagnia per cinquantamila dollari. Ecco, ma se dovessimo scegliere di clonare il nostro gatto, cos’è che staremmo realmente chiedendo alla vita?

Galileo Galileo non è stato solo il rigoroso padre della scienza moderna, ma un uomo passionale capace di scelte controcorrente. Le lettere scambiate in età senile con Alessandra Bocchineri, “dama arguta, accorta, di magnanimo cuore e di spirito nobile”, rivelano un’indole inaspettatamente romantica.

All’età di 89 anni, è morto Robert Towne, sceneggiatore protagonista della New Hollywood. La sua fama è dovuta soprattutto alla sceneggiatura originale di “Chinatown”, sceneggiatura che, dopo le modifiche apportate dal regista Roman Polanski, non ha più sentito del tutto sua.