I passeggeri di un traghetto, che percorre una traversata notturna da una costa all’altra, conversano assorti e malinconici. Un viaggio che, come quello di Caronte sullo Stige, è pieno di presagi.
20 Giugno 2024
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Se non si chiamasse già così uno dei più bei film della storia del cinema, La morte corre sul fiume potrebbe essere il titolo di questo cortometraggio del giovane regista spagnolo Manuel Muñoz Rivas, vincitore degli European Film Awards nel 2023.
Mancando però del ritmo che invece l’unico lungometraggio di Charles Laughton (titolo originale, The Night of the Hunter, 1955) possiede in abbondanza, il film di Muñoz Rivas più che a una corsa somiglia a una lenta passeggiata. La morte non è in agguato, non è violenta; assume le sembianze ineffabili della malattia e della vecchiaia. È improvvisa e da essa non si può fuggire, ma solo opporvi una bofonchiata resistenza, una flebile speranza, in un inseguimento che non lascia scampo.
E dunque Aqueronte è decisamente un buon titolo per questo film, perché esplicito è il riferimento al fiume Stige, a Caronte, alla traversata che si percorre da una sponda all’altra, dalla vita alla morte.
Su un traghetto di linea, immerso in uno scenario notturno, sospeso e un po’ lugubre, con nebbia fitta e acque morte e scure, udiamo frammenti di conversazione di viaggiatori malinconici, spaesati, ancora impreparati all’ultimo viaggio. I loro volti, ripresi come di nascosto – di profilo, di spalle, nel sonno, accostati in un abbraccio o riflessi nel finestrino di un auto –, si concedono per pochi attimi al nostro sguardo.
Su questa barca, che procede con fatale e irresistibile indolenza, ci si conforta, si affronta assieme il dolore per la perdita dei propri cari, l’angoscia per la salute che viene meno, per gli esami medici, per l’avanzare dell’età. I volti dei bambini, con i muscoli che si tendono a disegnare tenere smorfie, boccacce e sorrisi, sono incuranti delle parole che gli adulti si dicono a mezza voce. Quelli che già parlano, scherzano (“Hai visto la faccia del marinaio? Devi mettergli delle monete sugli occhi”), come a prendersi gioco della naturale gravità della morte.
Quando la barca si avvicina a destinazione, la camera inquadra il volto di un vecchio, illuminato dalle luci abbaglianti che la costa riverbera. I suoi occhi sono umidi, ma spalancati. Al destino, sollevando il capo, risponde con dignitosa fermezza.
Manuel Muñoz Rivas
Manuel Muñoz Rivas è un montatore, produttore e regista spagnolo. Il suo primo lungometraggio si intitola The Sea Stare at Us from Afar (2017). Il suo ultimo corto è Aqueronte (2023).
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