Priscilla - Lucy
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Priscilla
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Letto, visto, ascoltato

Giada Arena

Priscilla

La rappresentazione della comunità queer ha fatto enormi passi avanti in questi anni, ma il musical Priscilla rimane sempre lo stesso. È un bene?

25 Marzo 2023


Dieci anni fa avevo vent’anni, vivevo ancora nella città in cui sono nata e avevo la tenera abitudine di andare a teatro con mio padre. Quando ci capita di ricordare quei giorni, non abbiamo dubbi: il musical più bello a cui abbiamo assistito è Priscilla, la regina del deserto. Per questo, non potevo perdermi la tappa milanese della tournée che celebra il decennale del debutto italiano, riportando sul palcoscenico i tre attori protagonisti dell’epoca.

Lo spettacolo è l’adattamento teatrale dell’omonimo film di culto del 1994, che racconta il viaggio sgangherato di tre drag queen nel deserto australiano a bordo di un vecchio pullman ribattezzato, appunto, Priscilla. Come ogni racconto on the road che si rispetti, anche questo è costellato di colpi di scena, incidenti e illuminazioni – ma a rendere unico il musical è tutto ciò che succede intorno alla storia. I costumi sono curati maniacalmente (500 abiti! 60 parrucche!) e la scenografia si sviluppa intorno a un vero torpedone, mentre i numerosi performer rendono il palco di Priscilla gioiosamente sovrastimolante e orgogliosamente camp. I 25 notissimi brani cantati dal vivo, poi, sono perfetti per creare un effetto nostalgia anche nello spettatore più austero.

C’è da dire che negli ultimi dieci anni la rappresentazione della comunità queer ha fatto enormi passi in avanti (così come la nostra sensibilità a riguardo) e alcune scene di Priscilla non sono invecchiate molto bene: Bernadette, Tick e Adam incarnano, seppur splendidamente, degli stereotipi LGBTQ+ superati, che scivolano troppo spesso in battute facili e buoni sentimenti. Proprio per questo, però, è uno spettacolo che riesce a rivolgersi a tutti, un entry level della rappresentazione arcobaleno pensato per stimolare una riflessione anche nei meno avvezzi a questi temi – come mio padre, appunto.

In un momento storico in cui siamo testimoni di assurdità reazionarie come la legge anti-drag del Tennessee, Priscilla è una festa per tutti, un’extravaganza colorata e inclusiva.

Giada Arena

Giada Arena è creative strategist e autrice di Lucy. Il suo podcast si chiama nuda e cruda.

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