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Il filosofo Søren Kierkegaard in Aut Aut scriveva che “Chi striscia sulla terra non è esposto a cadere tanto facilmente come chi sale sulle cime delle montagne”.
A rendere interessanti certe traiettorie c’è proprio il senso di precarietà che le guida: al successo e alla grandezza momentanea può corrispondere una discesa tanto più rovinosa. Dietro una grande opera d’arte può nascondersi un grande bluff e dietro una fase di felicità e ispirazione può celarsi il vuoto.
La nostra contemporaneità, così accelerata nei suoi saliscendi, ci ha ormai abituati ad altalene sempre più frenetiche davvero in ogni campo, in ogni carriera: l’arte, la fama, la politica, lo sport con il paradosso che, nel frattempo, le nostre vite si sono allungate. Ma anche il consumismo a cui siamo ormai assuefatti fa sì che un oggetto duri una stagione, che passi subito la moda, e che molti ritrovati fondamentali nel Novecento abbiano ormai perso di senso oggi.
Ascese e declini è il nuovo numero di Lucy, quello in cui proviamo a capire cosa c’è dietro questo movimento incessante che fa ondeggiare l’altalena e cosa sta risalendo la montagna un attimo prima di crollare.
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di Nicola Lagioia
11.10.2024
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