La criminalizzazione della GPA è indegna comunque la si pensi sul tema - Lucy
articolo

La redazione di Lucy

La criminalizzazione della GPA è indegna comunque la si pensi sul tema

17 Ottobre 2024

Mercoledì 16 ottobre, è stata approvata in Italia la legge che criminalizza la GPA. Malgrado i comprensibili dibattiti sul tema, anche a sinistra e tra le femministe, la misura del governo è violenta e repressiva.

Sulla gestazione per altri, o più dispregiativamente “utero in affitto”, è difficile avere un parere univoco. Quando la Russia ha invaso l’Ucraina, giungevano desolanti i racconti delle gestanti scelte da coppie benestanti europee, preoccupate che il contenuto delle pance delle donne che avevano pagato potesse essere danneggiato. Naturalmente questo è un caso estremo, che svela e rinfocola le paure più recondite che permeano la pratica:  donne in condizioni di fragilità economica e sociale usate come strumenti, rottura della relazione profonda che si instaura tra chi porta a termine una gravidanza e il nascituro. Un problema triplice, quindi. Di genere, di classe ed etico. 

D’altro canto, si potrebbe obiettare che è da pochi decenni, forse neanche un secolo, che i bambini sono di chi li fa: ci sono tuttora in Italia innumerevoli famiglie che ricordano, scavando nelle memorie degli  avi, di neonati affidati a sorelle, conoscenti, persone benestanti e addirittura sconosciuti. La gravidanza è sacra, nel discorso pubblico, da relativamente poco tempo, e spesso parte di quella sacralità dipende da fattori tutt’altro che virtuosi: il mito della madre che si sacrifica, che dà tutto per il bambino in nome del suo ruolo e del suo vincolo di sangue nasce ai tempi della rivoluzione francese, quando gli stati cercano di convincere le donne a fare più figli per avere eserciti più forti, risorse maggiori. Levi Strauss ha posto attenzione su alcune delle pratiche che regolano maternità e paternità in culture diverse dalla nostra. Per fare solo un esempio: “i Nuer del Sudan assimilano la donna sterile a un uomo. In qualità di “zio paterno”, questa riceve dunque il bestiame che rappresenta il “prezzo della fidanzata” (in inglese “bride price”) pagato per il matrimonio delle sue nipoti, e se ne serve per comprare una sposa che le darà dei figli grazie ai servizi remunerati di un uomo spesso straniero”. In molte di queste culture, l’accento viene posto sulla dimensione sociale di maternità e paternità, rispetto a quella individuale. 

Inoltre, tanti Paesi, certo ricchi, regolano la GPA in modo da tutelare la gestante: in alcune aree degli Stati Uniti deve essere una donna che ha già figli, sana di mente, assistita da legali e via dicendo; in Canada si può fare solo altruisticamente, quindi evitando del tutto la transazione economica. E qui si potrebbe obiettare che rivolgersi a Paesi del primo mondo taglia fuori una consistente parte di persone che desiderano avere figli e che non possono farlo in modo più “etico”. Vero, l’ingiustizia purtroppo c’è, e talvolta si ha l’impressione che la vita non sia altro che un lungo e faticoso processo per decidere di volta in volta cosa sia più giusto e cosa meno, cercando di rendere il mondo di qualche millimetro meno ingiusto dove possibile. 

Infine c’è l’aspetto umano: rattrista pensare a una coppia che desidera un figlio non possa averlo. Cosa significa desiderare un figlio? Significa decidere di  lanciarsi nel vuoto, soprattutto, attendere mesi – in alcuni casi anni – per sperimentare una relazione straordinaria, per cambiare, per non appartenere più a se stessi. Alcuni dicono che non esiste diritto alla genitorialità, ed è vero, certo. In generale i diritti per lo più sono un’illusione della democrazia, della democrazia ricca, per giunta, che può permettersi di pagare le spese sanitarie dei cittadini, le loro pensioni e via dicendo. Eppure è bello sperare in un mondo in cui queste illusioni esistono e continuino a farlo, e preferibile esultare per un diritto illusorio in più che per uno in meno.

“Rattrista pensare a una coppia che desidera un figlio non possa averlo. Cosa significa desiderare un figlio? Significa decidere di  lanciarsi nel vuoto, soprattutto, attendere mesi”.

Quello che però è certo di tutta questa storia è questo. Adriano Sofri qualche tempo fa denunciava la proposta di rendere le condizioni dei carcerati ancora più dure, con aumentata detenzione per chi disobbediva alle guardie, ci sono le immagini dei centri detentivi per migranti in Albania che fanno accapponare la pelle, l’aborto è sempre più ostacolato, e tutto questo in qualche modo non smuove poi molto le coscienze, perché si è abituati, perché che bisogna fare? Davvero, non si sa. E poi uno legge di questo divieto, che è un divieto simbolico, confuso perché “reato universale” non vuol dire molto in questo caso, e che pure porta delle pene da trafficante di droga, multe milionarie, anni di carcere. Se anche gli incriminati non dovessero arrivare al castigo finale, potrebbero comunque essere indagati, processati, potrebbero subire una gogna pubblica per aver voluto essere genitori. 

Per quanto sulla GPA si abbiano idee diverse, alcune femministe la pensano in un modo, altre in un altro, alcuni intellettuali dicono A e altri BA, per quanto si possa stare a dibattere tutto il giorno senza probabilmente mai capire di quanti millimetri spostare la giustezza, a vedere questa notizia, ci si intristisce all’idea che la quantità di millimetri sia stata scelta da questo governaccio che una briciola alla volta si sta portando via la libertà e il buon senso e noi neanche ce ne accorgiamo. Per quanto riguarda lo scarso vigore del nostro dissenso, invece, la responsabilità è nostra.

La redazione di Lucy

La redazione di Lucy è composta dalle persone che lavorano nella redazione di Lucy.

newsletter

Le vite degli altri

Le vite degli altri è una newsletter che racconta di vite che non sono la nostra: vite straordinarie, bizzarre o comunque interessanti.

La scriviamo noi della redazione di Lucy e arriva nella tua mail la domenica, prima di pranzo o dopo il secondo caffè – dipende dalle tue abitudini.

Iscriviti

© Lucy 2024

art direction undesign

web design & development cosmo

sviluppo e sistema di abbonamenti Schiavone & Guga

lucy audio player

00:00

00:00