Niccolò Barca
Lo scorso aprile la Fondazione Cinemovel ha allestito, attraverso un cinema itinerante, la proiezione di “Io capitano” di Matteo Garrone in tutto il Senegal. Le foto di queste proiezioni ci raccontano i diversi sogni di un Paese: quelli di chi va e quelli di chi resta.
Nell’aprile del 2024, un piccolo autobus è partito da Dakar con un cinema portatile, i due attori protagonisti di “Io Capitano” e l’uomo la cui storia ha ispirato il film nominato agli Oscar e vincitore del David di Donatello. Nei 18 giorni successivi, mentre si insediava il nuovo governo del paese, il cinema itinerante allestito dalla Fondazione Cinemovel ha attraversato il Senegal, allestendo proiezioni in vivaci centri culturali e sabbiosi campi da basket, muovendo dalle città più grandi e arrivando alle comunità più remote.
Grazie a una rete di conoscenze locali, il film è stato proiettato con l’intento di instaurare un dibattito sul tema della migrazione e del diritto a inseguire i propri sogni. Molte persone hanno raccontato di aver cambiato idea riguardo la possibilità di partire, altre, invece, hanno detto che la pellicola gli ha dato la spinta definitiva per credere di poterlo fare. Nella maggior parte dei casi, nessuno conosceva le sfide che i migranti devono affrontare durante il viaggio: il tema non è al centro di un dibattito pubblico e chi parte, in genere, non racconta a chi resta cosa ha vissuto attraversando il deserto e il mare.
Queste foto sono una selezione di un progetto più ampio che vuole raccontare un paese che rivede se stesso nel grande schermo, proiettando le sue speranze e paure, contrapponendo il diritto di sognare una vita lontana alla responsabilità di partecipare alla costruzione del posto in cui si è nati.
Matteo Garrone osserva le reazioni al suo film durante la proiezione al Complexe culturel Leopold Sedar Sengor di Pikine, Senegal (aprile 2024).
Seydou Sarr, l’attore protagonista del film, riceve un’accoglienza da eroe nel suo vecchio liceo. Seydou non aveva mai recitato prima di essere scelto per la parte. A settembre 2023 ha ricevuto il premio Marcello Mastroianni come migliore attore emergente al Festival del Cinema di Venezia. Thies, Senegal (aprile 2024)
Babacar Ndiaye è uno studente al Centro Internazionale di Formazione Professionale di Mboro. Vorrebbe che ci fosse un seguito del film per raccontare le vite di chi arriva in Europa. E’ convinto che i giovani dovrebbero rimanere in Senegal per contribuire al futuro del paese. Mboro, Senegal (aprile 2024).
Ingresso al Liceo Ahmadou Ndack Sent, dove è cresciuto Seydou Sarr. Thies, Senegal (aprile 2024).
Pepe Madoki Ndiaye è uno studente del Lycée Ahmadou Ndack Sent. Mi ha detto: “a 25 anni in Europa puoi essere indipendente, qui non puoi comprarti un caffè senza chiedere i soldi ai tuoi genitori. Il mio sogno è partire, anche se le condizioni non sono favorevoli. Spero di farcela con l’aiuto di Dio”. Thies, Senegal (aprile 2024)
Khalilou Ndiaye è il proprietario di una delle ultime sale indipendenti del Senegal, un paese un tempo noto per il suo cinema. Dakar, Senegal (aprile 2024).
Studenti riempiono la sala del Lycée Ahmadou Ndack Sent per la proiezione di “Io Capitano”. Ogni proiezione è seguita da un dibattito sulla migrazione. Thies, Senegal (aprile 2024) .
Hapsatou Diallo è una studentessa del Lycée Ahmadou Ndack Sent di Thies. Da grande vuole diventare poliziotta. Crede che il futuro del Senegal dipenda dalla sua generazione e teme che siano troppo pochi quelli che resteranno a governare il Paese. Thies, Senegal (aprile 2024).
Amarà Cissé, un collaboratore senegalese di Cinemovel, gira con un megafono il quartiere intorno alla Maison de la Jeunesse di Sedhiou per pubblicizzare la proiezione del film. Sedhiou, Senegal (aprile 2024).
Piroghe sulla riva a Mboro, Senegal (aprile 2024).
Mamadou Sall, Leo per amici, è un pescatore di Rufisque. Come tanti della sua comunità, aspetta il momento giusto per partire: non c’è abbastanza pesce rimasto per sostenersi. Da Rufisque ci vogliono 5 giorni per arrivare alle Canarie. Rufisque, Senegal (aprile 2024).
Aspettando il tramonto per la proiezione a Merina Dakar, Senegal (aprile 2024).
Niccolò Barca
Niccolò Barca è fotografo, giornalista, reporter e musicista. Suoi lavori sono usciti per riviste nazionali e internazionali.
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