Articoli
Tutti gli articoli e i racconti di Lucy.
Apocalisse infinita: il ritorno dello Stato islamico
L’attentato che ha colpito Mosca ci ricorda, se mai ce ne fosse bisogno, che l’IS è ancora tra noi.
Le grandi battaglie femministe degli ultimi dieci anni
Un riassunto per immagini dei movimenti femministi in giro per il mondo che hanno guidato un cambiamento inevitabile.
Dall’anarchico Armando Borghi c’è ancora da imparare
Un rapporto iniziato con uno schiaffo e finito in amicizia, l’incontro tra Fofi e l’anarchico e antifascista Armando Borghi.
Perché gli americani rivogliono Trump?
L’analisi di un mistero apparentemente insondabile.
Memorie sentimentali di un redattore di «Kiss me!»
Moda, cuori spezzati e boyband: Kiss Me! e l’arte di arrangiarsi delle ragazzine prima dei social.
L’ultimo matriarcato
Un reportage fotografico dalla piccola isola di Kihnu, l’ultimo matriarcato d’Europa.
La cosa più difficile quando si è adulti è farsi nuovi amici
Come farsi nuovi amici in una vita fatta di responsabilità, stress, lavoro?
Contro il diluvio di parole, leggiamo Juan Rulfo
Per Goffredo Fofi, nessun appuntamento è stato emozionante come quello con Rulfo, scrittore latinoamericano poetico, essenziale.
L’identità di Darwish è il suo linguaggio
L’ultima raccolta del grande poeta palestinese: uno struggente commiato dalla vita e un toccante omaggio alla sua terra.
Al lavoro siamo tutti donne
Escluse, vilipese, emarginate, a rischio, le donne che lavorano simboleggiano una condizione che oggi sembra riguardare tutti.
L’icona degli anni Ottanta che non voleva esserlo. Intervista a Elisabetta Valentini
L’esplosione nel mondo della moda, il rifugio nella scrittura, la scoperta della fotografia. E poi la relazione clandestina con Ugo Tognazzi e l’amicizia con Pier Vittorio Tondelli: un’intervista a Elisabetta Valentini a partire dalla riedizione del suo romanzo autobiografico “Fotomodella” (Accento).
Le parole non bastano più per raccontare quello che sta accadendo in Medio Oriente
L’attuale governo di Israele si è messo fuori da ogni idea di legalità, di ragione storica o geopolitica. È, su altri piani, la stessa condizione in cui Hamas ha agito dal 7 ottobre. Erano diversi i percorsi verso la violenza di Hamas e del governo di Israele, ed erano diverse le linee di confine tra il concepibile e l’abominevole. Una volta varcate quelle linee, col favore delle tenebre, sia Hamas che il governo di Israele ci hanno fatto piombare in un orrore innominato. Dobbiamo farci i conti.